lunedì 4 gennaio 2010

Le verità della Rete su Juan Ruiz Naupari (inchiesta fatta dal giornalista e blogger Enzo Di Frenna)

Video e testo sono stati prelevati interamente dal blog del giornalista e blogger Enzo Di Frenna http://www.enzodifrennablog.it/...




[ la mia nuova video-inchiesta ] - Navigando nel mare delle informazioni a volte ci si perde ed oggi è sempre più facile, vista la quantità abnorme di notizie e concetti che giungono alla nostra attenzione. Ma c’è una sostanziale differenza tra conoscenza e informazioni, e si basa sulla distinzione tra scalare una montagna e predicare che si può scalare una montagna senza averla scalata. Pensiamo, ad esempio, al nostro presidente del Consiglio, un maestro dell’informazione, che parla di libertà mentre la limita con leggi e lodi, o di etica mentre frequenta minorenni ed escort a pagamento.

Cosa succede – dunque - se da un lato c’è qualcuno che professa una verità e indica un modello di comportamento, e dall’altro ci sono fan, seguaci, che seguono il capo senza mettere in discussione nulla? Si corre il rischio di addormentare il senso critico e scivolare in una trance ipnotica. È un modello, purtroppo, che ha portato l’Italia nel grave sonno della coscienza in cui si trova, con un progetto televisivo costruito apposta per l’esaltazione del Super Ego, cioè per controllare meglio l’opinione pubblica. Gli esperti di persuasione psicologica, infatti, sanno bene che i soggetti con una forte visione idealizzata della vita – dunque con un forte super ego – si possono indrottinare e controllare più facilmente.

In questa puntata di eblog vedremo allora come la Rete può aiutare a smontare i castelli d’informazione, dentro i quali spesso si cela altro. Ci occuperemo di un’organizzazione che auspica – leggo testualmente – «l’eliminazione dell’ego dalla
psiche dell’umanità
», mentre in realtà vende una regola comportamentale che – in pratica – è il tipico schema con cui si può esaltare il Super Ego. Una storia – tra l’altro - di lauti guadagni e strane cerimonie con esseri invisibili.

Da alcuni anni opera in Italia Juan Ruiz Naupari e la sua associazione Inkarri, che ha sedi anche in Spagna, Stati Uniti, Messico, e che punta a espandersi anche in Russia, Polonia, Inghilterra, e in altri Paesi, raccogliendo diverse centinaia di aderenti. Dal suo sito italiano si legge che Ruiz è uno psicologo e sciamano: i suoi insegnamenti mirano a sconfiggere l’ego, che lui considera una piaga tremenda. Insegna inoltre a liberare lo spirito attraverso una personale visione del tantra, che si basa sul contenimento dell’orgasmo, una rigida morale sessuale, e soprattutto una guerra dichiarata alla lussuria: tutti elementi, in verità, parecchio distanti dai testi tantrici originari, che risalgono all’India del VI e VII secolo dopo cristo, ed anzi questa visione riguarda piuttosto l’alchimia sessuale pensata da uno strano esoterista vissuto nel secolo scorso, che nella trasformazione – diceva – “dell’idrogeno sessuale SI-12” vedeva la costruzione di “corpi solari” per viaggiare – leggo testualmente – «per tutta la via Lattea senza nessun pericolo». E come saprete, la Via Lattea è una galassia con miliardi di stelle, pianeti e nebulose.

Ed è proprio su questo personaggio che Juan Ruiz ha costruito la sua organizzazione. Lo psicologo tiene particolari cerimonie dove si incontrano presunti maestri extraterrestri. Il più importante sarebbe appunto un certo Samael Aun Weor, che lui descrive sui siti come un Arcangelo di Fuoco, senza citare però che si tratta semplicemente di un predicatore esoterista sudamericano nato a Bogotà nel 1971 e morto a Città del Messico nel 1977. Lo chiama anche Samael Sabaoth, Cristo Rosso, o Samael degli eserciti. Secondo Ruiz questo Arcangelo sarebbe a capo di una fratellanza solare composta da: Shevadwh, Antares, Sabulón, Shiva, Ramses, Ra Hoor Khu, Hermes, Beethoven, Mozart, Gesù, Sanat Kumara, Metatrón, Rabolú, Melchizedek, e alla fine della lunga lista troviamo María, cioè la Madonna del cristianesimo. Ciò emerge dai messaggi ispirati che Ruiz invia agli iscritti del sito Inkarri attraverso una newsletter, ed da alcuni blog dei suoi
associati.

Allo stesso tempo lo psicologo si presenta anche come creatore di un sistema di respirazione che chiama Pneuma – termine che ritroviamo nella potente organizzazione religiosa gnostica – che però ha caratteristiche simili alla Respirazione Olotropica del ricercatore americano Stan Grof. Il metodo Pneuma, poi, l’ha trasformato in una università, ma sul sito non è scritto dove è registrata – rilascia inoltre attestati di psicologia transpersonale, che è la tecnica ideata dallo psicologo statunitense Abraham Maslow dove però l’ego non è considerato un essere malefico, ma una normale funzione da integrare nello sviluppo psicologico dell’individuo, come ci conferma a telefono la psicoterapeuta Laura Boggio Giliot, presidente dell’Associazione italiana Psicologia Transpersonale e autrice di molti libri sulla materia.

Se dunque proviamo a guardare in profondità – partendo proprio dalla Rete - emergono stranezze, elementi preoccupanti, discorsi aquanto deliranti, e soprattutto una particolare attenzione verso sostanze allucinogene illegali in Italia, come l’Ayahuasca, che contiene DMT – cioè dimetiltriptamina – considerata una delle sostanze psichedeliche più potenti al mondo.

Dunque vediamo chi è davvero Juan Ruiz Naupari. e cerchiamo di capire perché uno psicologo - che i suoi aderenti chiamano maestro come emerge dalle loro chat - impartisce conoscenze sull’uso dell’Ayahuasca ed espone gli associati ed i facilitatori, ossia i responsabili interni - a rischi penali ed eventuali problemi di giustizia, come ci ha confermato telefonicamente Sebastiano Vitali, responsabile operativo della Direzione centrale Antidroga, spiegandoci tra l’altro che non è facile identificare eventualmente tale sostanza - ad esempio all’interno di una valigia in aeroporto - perché spesso è nascosta in normali pacchetti da thè che sfuggono all’olfatto dei cani antidroga. Vediamo poi i lauti guadagni che realizza Juan Ruiz e soprattutto quanto costano i suoi insegnamenti per liberarsi dall’ego.

In realtà, il suo vero nome e Juan Ruiz Figueroa, come emerge da una ricerca sul motore dei domini Whois: è nato in Perù, risiede a Madrid in una zona residenziale visibile su Google Map, ma secondo il suo canale You Tube vive in Messico, ed ha 52 anni. E’ un profondo conoscitore dell’Ayahuasca come molti peruviani: ciò emerge tra l’altro da alcune informazioni che abbiamo intercettato in Internet.

Sul sito diosayahuascasana Carlos Hernandez
racconta che ha iniziato il suo lavoro con l’Ayahuasca con Juan Ruiz Figueroa (in questo caso usa il suo vero nome). Il sito DrugWiki riporta invece una intervista a Jua Ruiz Naupari sull’uso della pianta di coca (da cui si ricava la cocaina) e scrive che lo sciamano peruviano trabaja – cioè lavora – con l’Ayahuasca. Su mind-surf.net troviamo la testimonianza di 11 esperienze con l’Ayahuasca avute con Juan Ruiz, e si descrive il suo lavoro in Messico e in Spagna, riportando infine una sua intervista dove lui stesso racconta come l’Ayahuasca sia un porta per essere abbracciati dall’amore. Il giovane David Rafael invece racconta che la sua prima esperienza con l’Ayahuasca l’ha avuta in una cerimonia tenuta dal peruviano Juan Ruiz Naupari.
Sul sito Inkarri Espagna troviamo poi traccia del congresso sull’Ayahuasca che lo psicologo sciamano ha organizzato nell’aprile del 2009, insieme ad un artista che ha fatto uso della pianta allucinogena per numerosi anni. Il 23 luglio 2009 – invece – Ruiz ha tenuto la sua prima videoconferenza on line su Justin TV – il cui accesso era riservato solo agli aderenti, ma l’invito e la password è stata inviata da Dinia Vitiza, membro del gruppo Inkarri Messico, a tutti gli utenti iscritti all’evento su Facebook da lei stessa creato. Ed è proprio durante l’uso della chat che gli associati fanno un riferimento diretto all’uso di Ayahuasca.

Di tutto questo non trovate traccia sui suoi siti, ne della raccomandazione agli iscritti a non fare uso in Italia di Ayahuasca per evitare problemi con la giustizia. Come non troverete, naturalmente, i suoi guadagni, che vedremo però più avanti. Ma torniamo all’Ayahuasca e vediamo qual è la situazione normativa attuale ed i casi che hanno portato all’arresto di alcuni soggetti in Italia e all’estero.

L’Ayahuasca è illegale negli Stati Uniti:
l’ufficio del Dipartimento di Giustizia che si occupa di droghe descrive i casi di uso illecito ed i processi che si sono susseguiti. Anche in Europa è illegale a seguito della Convenzione di Vienna del 1971, a cui sono seguite numerosi leggi all’interno dei vari Stati. In Spagna – paese dove Ruiz Figueroa vive e dove ha sede la Inkarri International– l’ayahuasca è illegale. Il 5 gennaio 2009 il quotidiano El Pais riporta la seguente notizia: la polizia ha arrestato due responsabili di un’associazione che vendeva Ayahuasca per la “purificacìòn del alma y del cuerpo”, cioè dell’anima e del corpo, e che causava “vomitos y allucinaciones”, ossia vomito e allucinazioni. Nello chalet dell’associazione sono stati sequestrati 40 chili di Ayahuasca, per un
valore di oltre 1 milione di euro, mentre un fine settimana costava ai partecipanti 250 euro. I due arrestati, un argentino e una spagnola, promettevano viaggi astrali agli aderenti, che partecipavano a gruppi da 30-40 persone .

Anche in Italia l’uso di Ayahuaska è illegale. Il Testo Unico 309 del 1990 punisce lo spaccio e l’uso di DMT e la legge 49 del 2006 – detta Fini Giovannardi – ha inasprito ulteriormente le pene abolendo la distinzione tra droghe leggere e pesanti. Nel 2005 a Perugia La Guardia di Finanza ha arrestato 24 persone per traffico di droga, detenzione di stupefacenti, istigazione al proselitismo e induzione al reato ed erano tutti appartenenti ad una associazione sciamanica, definita la “dottrina della foresta”, come vedremo meglio nella seconda parte del video, dove approfondiremo tra l’altro il personaggio Samael alias Gomez Rodriguez.

Ma il caso più eclatante si è verificato nel 2005, a Perugia, ed ha portato all’arresto di 24 persone da parte della Guardia di Finanza per traffico di droga, detenzione di stupefacenti, istigazione al proselitismo e induzione al reato: furono sequestrati 40 litri di Daime, altro nome con cui viene chiamata l’Ayahuasca, e l’operazione “Mistica” era stata preparata in 8 mesi di intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche. Il procedimento fu poi archiviato perché – come descrive una documentata tesi universitaria - le percentuali di DMT nell’Ayawasca liquida sequestrata andavano dallo 0,02 allo 0,05, quindi si era in presenza di pochi grammi di principio attivo. Ma l’autrice della tesi riporta il parere dell’avvocato italiano che ha difeso gli imputati, specificando – testualmente – che “la sentenza di archiviazione non costituisce un precedente legale e quindi non garantisce che se fossero effettuati di nuovo rituali con l’Ayahuasca, la questione non venga riaperta”.

Infatti nel 2006 il Parlamento italiano ha approvato la legge 49, la Fini-Giovannardi, che ha inasprito le pene per la produzione, detenzione e traffico di sostanze stupefacenti, abolendo ogni distinzione tra droghe leggere e pesanti. In particolare la Tabella I della nuova normativa indica tra le sostanze illegali la DMT contenuta nell’Ayahuasca, come ci ha confermato in una intervista Mirna Caradonna, dirigente della Direzione centrale Antidroga, con 9 anni di esperienza in Perù, Ecuador e Cile come esperto antidroga.

Il Perù è un paese che tollera l’uso della pianta: nel territorio andino, infatti, moltissimi peruviani organizzano tour sciamanici per turisti, includendo l’uso dell’Ayahuasca nelle cerimonie. Un business parecchio diffuso nelle zone del sudamerica, con offerte di “paqueti turistici” e “paqueti de cerimonias” come si può vedere ad esempio su Ayahuascavision.com, dove si specifica che il pagamento deve avvenire in euro o attraverso carta di credito. Ed è proprio durante uno di questi tour sciamanici, che due Italiani, Denis Tronchin ed Emiliano Eva, sono morti in Ecuador a causa di una forte di dose di Ayahuasca, come sospetta l’Interpol: sotto inchiesta è finito uno sciamano di nome Tzamarenda Naychapi ed è stato ascoltato anche l’italiano che li aveva accompagnanti, Francesco De Giorgio,
che si definisce uno sciamano. La Direzione Centrale Antidroga ci ha poi spiegato che soprattutto i peruviani creano organizzazioni estese anche all’estero intorno all’uso dell’Ayahuasca, e sono considerati molti furbi nel vendere insegnamenti di bruqueria, cioè di sciamaneria, dietro lauti compensi.

Torniamo a questo punto a Juan Ruiz Figueroa, o Naupari come lui si presenta, e vediamo di capire in che modo l’esperto di Ayahuaska utilizza la sua associazione Inkarri per vendere insegnamenti spirituali e ricavarne lauti guadagni.
Il calcolo è ricostruibile attraverso il numero di corsi, ritiri e seminari che pratica per il mondo, pubblicato nei mesi scorsi - per la prima volta - sul nuovo sito della sua università. Nel complesso sono ben 22 eventi solo nel periodo maggio-dicembre 2009, con iniziative perfino in Russia, un viaggio in India a gennaio, un ritiro a febbraio a Tuenno in provincia di Trento – dove tra l’altro avrebbe sede la sua università in via 4 ville 12 - un viaggio in Israele a marzo ed uno a luglio in Perù. Il numero medio di partecipanti non è mai inferiore alle 35-40 persone, con punte che arrivano anche a 60 iscritti. Dunque con una partecipazione media di 40 persone per 22 eventi si arriva a 880 presenze paganti. I ritiri vanno dai 250 euro per i week end fino ai 900 euro per i residenziali di una settimana. Dunque, arriviamo a cifre che superano i 440 mila euro in soli 8 mesi. Con questo ritmo, negli ultimi 5 anni il calcolo approssimativo che se ne deduce è di 2 milioni e mezzo di euro.

Facciamo qualche altro esempio: in un ritiro di otto giorni che si è tenuto lo scorso anno in un centro benessere vi erano 45 partecipanti. Il costo del seminario, con incluso tre cerimonie, era di 900 euro, per un totale dunque di oltre 40 mila euro. In Italia nel 2009 sono previsti 4 ritiri col maestro, due a Bracciano e due a Tuenno, con oltre 150 presenze paganti. Nell’ultimo anno Juan Ruiz ha organizzato viaggi spirituali in India, Israele, e di recente in Perù dal 4 al 15 luglio 2009, con un costo medio a persona che andava dai 2.400 ai 3.200 euro, escluso il costo dell’aereo, come risulta da una newsletter inviata agli iscritti del sito Inkarri.it. Numero minimo di partecipanti richiesto: 15 persone, quindi circa 40 mila euro, numero massimo 30 persone, quindi il doppio. Nella newsletter, tra l’altro, si indicava la partecipazione a cerimonie rituali.

Anche i corsi di Tantra per contenere l’energia dell’orgasmo si pagano: un gruppo in Messico è costato ad esempio 1.295 dollari, con minimo 20 partecipanti, dunque 26 mila dollari, che sarebbero finiti sul conto 4040474728 del Banco HSBC. Infine, ogni seduta di respirazione pneuma – che ha dei moduli obbligatori - costa 50 euro e si pratica sempre in gruppo. Dunque la Inkarri di Juan Ruiz è davvero un’associazione culturale o si possono intravedere le caratteristiche di una impresa?

Veniamo ora ai messaggi che Figueroa invia agli aderenti di Inkarri dove si dice ispirato da Samael Aun Weor, l’Arcangelo di Fuoco di cui parlavamo nella prima parte del video. Lo cita di continuo e perfino su You Tube, ma evita di dire – ancora una volta - che non si tratta di un arcangelo, ma di un uomo in carne e ossa.

 Samael Aun Weor in realtà era un predicatore che ha dato vita a una potente organizzazione religiosa – la chiesa gnostica sudamericana: il suo nome era Victor Manuel Gomez Rodriguez, un colombiano vissuto nel secolo scorso che sosteneva strane idee sull’orgasmo e la masturbazione, parlava di sacralità dello sperma, di matrimonio perfetto, e dichiarava una guerra senza tregua all’ego, che riteneva responsabile dell’imperfezione umana. Molti concetti Rodriguez li ha presi a sua volta dai Rosacroce e da vari gruppi esoterici. Alcune idee sulla sessualità, invece, le deve all’influenza di un personaggio che ha frequentato a lungo: cioè Alaister Crowley, esoterista definito da alcuni studiosi un satanista e criticato per le sue passioni sessuali anomale che includevano uomini e donne.

Ma torniamo a Rodriguez: i ricercatori del Cesnur – composto da professori universitari – riportano di quando Victor Manuel si dichiarò l’incarnazione di Gesù sulla Luna (dove fu anche crocifisso), poi di Giulio Cesare, ed infine nel 1949 disse che da quel momento il suo nome sarebbe stato Samael Aun Weor. Alla sua morte, la chiesa gnostica che aveva creato, è passata nelle mani della moglie – la colombiana Arnolda Garro de Goméz, esperta di sciamaneria e detta Maestra Litelantes –che ha avviato tra l’altro una dura lotta – anche in sede processuale – contro i movimenti che usano gli insegnamenti e il nome del marito. Nel mondo, gli aderenti a questa chiesa con forti connotazioni esoteriste, sarebbero oltre 30 mila e ognuno ritiene di incarnare la vera gnosi, cioè la conoscenza. La maggior parte dei gruppi sono presenti in sudamerica, ma in Internet ne trovate una quantità considerevole, anche sotto forma di social network. Come questo: Escola Gnostica Samael Aun Weor.

Veniamo ora ai messaggi di Figueroa dove si dichiara guerra all’ego, senza però citare Rodriguez.
Lo psicologo li firma sempre con la sigla “Juan Ruiz” e indica perfino il suo indirizzo di posta elettronica Gmail. Alcuni di questi messaggi appaiono piuttosto inquietanti, ed insistono sulla presenza di un ego malefico che bisogna assolutamente estirpare. In uno – datato 23 maggio 2009 - si dice addirittura che “l’ego fa credere che la cabbabis produca sentimenti d’amore”, oppure che “la cannabis è un elementale pervertito le cui radici riposano nell'immondizia lussuriosa del pianeta”, ma allo stesso tempo in una intervista a mind-surf.net Ruiz dichiara che l’Ayahuasca – una droga alla pari della cannabis – è un abbraccio d’amore.
Oppure ecco cosa scrive il 21 maggio 2009: «L'imperfezione ha una fine annunciata, come lo è l'eliminazione radicale dell'ego dell'umanità.» Ed ancora: «L'Altissimo vi reclama, ricordatelo. Tuttavia, per arrivare a tali allegrie, bisogna revocare il potere dell'ego nella psiche dell'umanità».

In realtà, analizzando la cattedre che Ruiz invia agli iscritti del suo sito, i contenuti hanno una sostanziale somiglianza con le argomentazioni di Rodriguez. E dietro la dottrina che afferma - “l’ego è il male che impedisce la perfezione” - si cela tra l’altro un pericoloso metamessaggio di non accettazione.

Anche il Tantra di Figueroa risulta alquanto anomalo: piuttosto che rifarsi alla tradizione induista, molte sue idee sono comuni alla dottrina di Rodriguez, che considerava la masturbazione cone “un atto ripugnante e abietto”, e sollecitava la “castità di pensiero” e la lotta senza tregua alla lussuria. Infatti, in uno schema che Juan Ruiz proietta ai suoi aderenti, la lussuria è il primo dei sette vizi capitali da annientare e parlando con alcuni adepti risulta evidente come l’argomento sia continuamente al centro dei loro discorsi. Lo lo stesso schema lo ritroviamo nella Chiesa Gnostica di Gomez Rodriguez, in arte Aun Weor.

Al contenimento dell’orgasmo per la costruzione di corpi solari Juan Ruiz aggiunge la visione della coppia tantrica a cui bisogna aspirare per incarnare Shiva e Shakti, il femminile e il maschile divinizzato, e superare i limiti imposti dall’ego. Una tale visione idealizzata può rendere però più difficile la ricerca di un partner, se non all’interno della comunità stessa, rafforzando lo schema che gli studiosi di sociologia e psicologia attribuiscono alle organizzazioni chiuse.

Ma ci sono altre domande a cui cercheremo di rispondere. Figueroa è iscritto al Collegio degli psicologi in Perù? E in quanto psicologo, è al corrente che l’effetto dell’Ayahuasca bevuta può durare giorni e genera una trance ipnotica che fa memorizzare in profondità le informazioni? Ma soprattutto: quali sono le rotte internazionali che dal Perù fanno arrivare in Europa l‘Ayahuasca? Lo vedremo più avanti…

Video e testo sono stati prelevati interamente dal blog del giornalista e blogger Enzo Di Frenna http://www.enzodifrennablog.it/...