martedì 15 gennaio 2013

Prima legge della psichica: tutto si crea e tutto si distrugge

  Volumi e volumi, libri su libri, ma non siamo mai liberi di preservare la nostra salute. Ci sono enti creati appositamente per questo. La sua tutela viene dall' alto e la manna-ia cur-attiva scende dal cielo dove risiedono gli dei dell'Olimpo Medico Soccorrevole (OMS). Vedete come è facile creare dal nulla un ente. Basta volerlo, purché vi sia opportunità di guadagno. La falsa scienza, come quella incentivata dalle industrie, segue il motto "tutto si crea e tutto si distrugge". Insomma: fanno il cazzo del comodo loro. E noi, pollame della miseria, razzoliamo per un po' democrazia, ci arrabattiamo per la libertà, rivendicando alla politica il ruolo istituzionale per ottenerle.
   Leggo su Il Fatto quotidiano [1] che il Dsm (Diagnostic and statistical manual of mental disorders) [...], la bibbia degli psichiatri, , molto spudoratamente, è stato modificato "abbassando la soglia della malattia. Il che significa che molte più persone potrebbero essere considerate ‘malate’ e vedersi somministrare psicofarmaci: scatti d’ira, il dolore da lutto, le dimenticanze tipiche dell’età e mangiare in modo eccessivo potranno infatti essere considerati più facilmente sintomi o malattie mentali".
   Non è una novità. Pensiamo per es. all'ADHD e alla sua fin troppo abusata diagnosi. Su Wikipedia si legge che "il disturbo da deficit d'attenzione ed iperattività (ADHD) è un disturbo del comportamento caratterizzato da inattenzione, impulsività e iperattività motoria che rende difficoltoso e in alcuni casi impedisce il normale sviluppo e integrazione sociale dei bambini". È facile capire come possa essere sfruttata appieno questa definizione, ampiamente interpretabile clinicamente e diagnosticamente. Una volta creata la definizione, si crea dal nulla la malattia. Sei iperattivo, disattento? Allora abbiamo, noi industriosi farmaceutici, questa magnifica pilloletta che ti rimetterà a posto. Una pillola per tirarti giù (l'etichettamento) e una per tirarti su (la terapia). Sono qualità queste dell'iperattività e della disattenzione tipicamente umane, perché mai si deve ricorrere al farmaco appositamente studiato.
Non può essere forse un problema da risolvere psicologicamente?... Sarebbe anche più costoso, in quest'ultima ipotesi, considerate le parcelle degli analisti. Si obietterà che l'ADHD sia riconosciuta come malattia solo in alcuni casi evidenti, non altrimenti spiegabili. L'uso proprio, avallato e certificato dal DSM,  connesso ai referenti contenuti nel manuale medico, sempre più modificato e allargato da nuove invenzioni scoperte, ne giustifica la deontologia professionale. Siamo nel massimo della merda. E l'abuso, dove lo mettiamo?... L'abuso prima di tutto inizia con l'invenzione della malattia, prosegue con la diagnosi e la terapia specifica. È banale, è ovvio, lo so, ma la terapia è di fatto falsa in quanto si basa su una diagnosi di una malattia creata ad hoc.  L'ADHD non esisteva prima. Quindi due sono le cose o la si è scoperta o la si è inventata, cosa molto più verosimile. La società cambia molto nel tempo e produce "disturbi" adeguati secondo questi cambiamenti indotti. La popolazione mondiale aumenta sempre più, lo spazio vitale per gli individui diminuisce di conseguenza. Aggiungiamo l'inquinamento da smog, quello da rumore, ecc... Il mondo diventa sempre più invivibile e disturbato, senza regole rispettate e chi ne trae giovamento è l'industria dei farmaci che promette dovunque e comunque soluzioni magiche con la sua bacchetta magica a qualsiasi problema rilevato. È la magia che dal nulla crea, o, meglio interpreta la realtà a suo vantaggio. Invece di criticare, curare, riparare il sistema, ci si accanisce a trovare inghippi, magagne, nei suoi costituenti: le persone.
Anche in campo non prettamente psichiatrico, l'industria farmaceutica fà il suo bel lavoro, abbassando la soglia minima dei valori pressori o quella relativi all'insulina per il diabete, del colesterolo... Beh, non c'è che dire si danno un gran da fare. Da un giorno all'altro chi non era considerato malato, di colpo viene ad esserlo. Leggo anche su disinformazione.it in merito all'ipertensione che...
La definizione di pressione sanguigna alta [ipertensione], si è di molto allargata nel 2003, in modo da permettere alle case farmaceutiche di poter vendere farmaci pieni zeppi di effetti collaterali ad un buon 45.000.000 di persone in più. Dato che il Joint National Committee on Prevention, Detection, Evaluation and Treatment of High Blood Pressure – all’interno di un gigantesco giro di collusione con l’industria farmaceutica – ha deciso che dei valori di fatto relativamente bassi di pressione sanguigna erano diventati dei fattori di rischio cardiaco, di colpo – milioni di persone ed altri milioni a venire – si sono ritrovate etichettate come anormali e bisognose di trattamento per una diagnosi che non sarebbe mai esistita se quel comitato scientifico non si fosse mai riunito. (disinformazione.it )

   Tralasciando i casi specifici di vera disfunzione organica (percentuale irrisoria) dovuti ad effettiva malattia (e anche qui ci sarebbero dei distinguo da fare) e facendo riferimento a un discorso generale, possiamo dire che la psichiatria, senza possibilità di essere smentiti, crea malattie dal nulla, o, meglio, dagli umori, dall'istintività, dai rapporti interpersonali, s'intrufola dappertutto e in tutto ciò che riguarda la libertà emotiva delle persone. Addirittura adesso si avventura nel teatro del mondo, creando copioni di drammi, crea realtà. Ma questo è un discorso che andrebbe definito e valutato a parte. I panni sporchi si lavano in piazza, o meglio, in quel ricettacolo di sozzura ideologica e sistematica che è la psichiatria. Mai sognasse di dichiarare che ciò che non va è rintracciabile nel sistema che la tiene in piedi. Nessuno sputa nel piatto in cui mangia e vi mangia piuttosto bene direi, considerati gli introiti da capogiro. Il DSM è una vera porcheria. Parliamo di democrazia, di libertà, ma costoro che gestiscono questo squallido sistema speculativo sulla pelle della gente, non chiede permesso a nessuno, né procede in nome di questi valori illuminati, facendo leva sul fatto che la scienza non è comprensibile ai più. Ma quanti sono numericamente fra gli adepti professionisti in medicina consci veramente del sistema di sfruttamento della salute?... e quanti invece sono formattati all'obbedienza della regola monastica del convento?... La consapevolezza è una dote alquanto rara già nei laureandi, ma che per lo più svanisce allorché si entra nel tran tran del mondo del lavoro. Da allora in poi si ubbidisce (in quanto inconsci) al programma installato, in modo automatico.

  Se il DSM è una porcheria, il discorso non muta certo per l'OMS, questo dinosaurico ente supremo, questo deus ex machina della salute pubblica universale. 
   Ma la medicina o psichiatria che sia, dirà più di qualcuno, nonostante tutto, spesso serve, adducendo casi risolti, di guarigioni non ottenibili, il "se non fosse stato per... a quest'ora..." ecc... Certo, ma in che percentuale?... E siamo sicuri che i casi risolti siano dovuto proprio tutti alla scienza medica? Voglio essere buono. Nell'ottanta per cento dei casi è del tutto inutile e il più delle volte dannosa. A che serve poi guarire, se per una persona se ne fanno ammalare altre 10, abbassando eo ipso dei parametri già di per sé poco oggettivi stabiliti ad hoc. Inoltre, le persone che presume di curare non è forse spesso il sistema sanitario gestito da questa Signora asettica in camice, senza volto, che le ha fatte ammalare?... Stefano Montanari con un sorriso amaro nel suo libro divulgativo Il girone delle polveri sottili cita di un professore universitario che ammoniva i suoi studenti dicendo di ricordare sempre che (cito a memoria),"nonostante le vostre cure il paziente guarirà". Non è una boutade. Le guarigioni in effetti sono sempre autoguarigioni. Vedi omeostasi. Viene riportato anche che durante gli scioperi del personale medico, negli ospedali la mortalità diminuisce. La malasanità non è qualcosa di marcio dentro il sistema medico-farmaceutico, ma la sanità stessa. La malasanità dichiarata dai media è il caproespiatorio, come a dire: "guardate ci sono diverse cose che vanno male, è indiscutibile, lo ammettiamo e siamo noi stessi a denunciarle (quando l'evidenza è ormai sotto gli occhi di tutti) - vedi la coscienza della trasparenza! - ma per il resto è tutto OK". Ma è proprio il resto che non quadra. Basta vedere lo scandalo del vaccino antinfluenzale per H1N1. Questa è la vera malasanità. Quanti sono stati i medici a non avere prescritto il famigerato vaccino ai loro clienti?... La sanità è mala.
   Ancora sul Fatto quotidiano, in merito a questo "allargamento dei parametri che definiscono la malattia" a persone prima ritenute sane, certo dr. Allen dice che vi è “un conflitto intellettuale, non finanziario negli specialisti - beh, difficile a credersi -  che tendono a espandere le proprie aree di ricerca, e ad ignorare le distorsioni che possono verificarsi nell’applicare il Dms V nella pratica clinica reale”. Vabbè diamola per buona. Aggiunge poi lapalissianamente che... “le nuove diagnosi in psichiatria sono più pericolose di nuovi farmaci, perché da queste dipende la somministrazione o meno di farmaci a milioni di persone dai medici di base dopo una breve visita”. D'accordo Allen, ma per caso le vecchie diagnosi non sono state ugualmente pericolose? La diagnosi psichiatrica tout court non è pericolosa?... Non per chi la fà, è ovvio. E che dire delle consequenziali terapie?... Coma insulinico, elettroshock, lobotomia... La storia stessa della psichiatria ab origine è costellata di orrori.



[1] Salute, cambia la “Bibbia” di psichiatria: il dolore da lutto tra i sintomi - Il Fatto Quotidiano

Nessun commento:

Posta un commento

La divergenza sia con te!