domenica 29 novembre 2009

Igienismo




L’Igienismo è una corrente di pensiero che vede nei fattori naturali (aria, luce, acqua, cibi biologici, diete depurative a base di frutta e verdura, digiuni) la condizione necessaria e indispensabile per un stato di salutate ottimale. La sua teoria si basa sul concetto di energia vitale.

Quando nell’organismo c’è uno stato di intossicazione in crescendo l’energia vitale si abbassa in modo inversamente proporzionale provocando quella che viene definita malattia.

Che sia un influenza, un infiammazione, un ulcerazione, ecc..., non ha grande rilevanza per la sua comprensione. Il suo significato è chiaro: è un allarme che l’organismo mette in moto per farci capire che qualcosa non va in quello che stiamo facendo. Magari abbiamo abusato per troppo tempo di cibi non naturali, li abbiamo
combinati male, viviamo magari in un ambiente insalubre, inquinato,...

Fatto sta che per l’Igienismo la malattia, anche se può avere un effetto più o meno guastante, resta sempre e comunque uno sforzo del corpo per liberarsi della tossiemia, poiché se così non fosse morirebbe. Quindi secondo quest’ottica si può dire paradossalmente che la malattia in effetti viene per guarire. L’unica vera malattia è invero la tossicosi. E’ ovvio che la malattia può essere anche un fatto accidentale che non riguarda, almeno non strettamente, la tossiemia, come può essere un trauma una malformazione, ecc.... I fattori naturali, le diete depurative e i digiuni riescono ad eliminare l’intossicazione producendo il rialzo di energia vitale e ripristinando così lo stato di salute.
Il digiuno mette nelle condizioni ideali l’organismo per liberarsi nel modo più veloce ed efficace dalla tossiemia.

Durante il digiuno si avvertono dei fenomeni particolari: l’alito emana un cattivo odore, l’orina diventa sempre più di un colore scuro, sulla lingua si forma una patina biancastra, il sudore emana un cattivo odore ( sintomi questi che rivelano un processo di smaltimento della tossicosi).
Ci sono poi altri sintomi che possono essere avvertiti e che variano da persona a persona, alcuni definibili altri un po’ meno, che restano però sempre un indizio che qualcosa nell’organismo sta avvenendo. Esiste insomma una intelligenza somatica (del corpo) che mette in moto meccanismi fisiologici che solo durante il digiuno possono essere attuati (se non altro in modo così efficace). Sembra che questo tipo di intelligenza sia localizzata nell’ipotalamo secondo Sebastiano Magnano.

La malattia può essere suddivisa in diversi stadi: "infiammazione", "ulcerazione", "ispessimento", (...) e in ultimo c’è il cancro. Un infiammazione protratta per molto tempo può portare quindi a un ulcerazione e questa se rimane può portare all’ispessimento e infine al cancro. Fatto sta che la malattia è sempre un atto, seppur disperato, di sopravvivenza del corpo, essa non va curata ma va capita.

I farmaci, il fumo, l’acool, le spezie piccanti, il cibo non appropriato, l’inquinamento,..., ostacolano e ritardano il processo di autoguarigione.
Generalmente dopo solo due o tre giorni di digiuno viene a cessare l’impulso della fame. Il digiuno può essere secco, idrico, parziale, completo. Durante quello secco non si assume nessun liquido, neanche l’acqua. Quello parziale consiste invero in una dieta ristretta a base di sola frutta, succo di frutta, verdura cruda o succo di verdura. Infine il digiuno completo è quello protratto fino al ritorno della vera fame, che è un impulso irresistibile verso il cibo. Il digiuno di certo non si improvvisa, ci vorrebbe un posto ideale, tranquillo, magari insieme ad altri digiunanti con cui si possono scambiare le proprie esperienze. Non bisognerebbe farlo invece se non si è convinti, per esempio a casa dove ci sono famigliari apprensivi che ti stanno addosso con le loro preoccupazioni, facendo solo poi innervosire, il che non è in sintonia con la pratica e l’idea del digiuno.

Il digiuno produce oltre alle reazioni fisiologiche summenzionate, anche abreazioni psichiche: ricordi lontani che sembravano dimenticati ritornano alla luce, si possono avere crisi di pianto, altri fenomeni reattivi che variano da soggetto a soggetto. Va da sé che in persone cosiddette disturbate emotivamente il digiuno fa bene di certo però dovrebbe essere seguito preferibilmente da un medico igienista magari che sia anche psicologo o analista.
Lui può così constatare gli eventuali sviluppi particolari di sintomi che sconsigliano il protrarsi oltre di tale pratica. Il digiuno in effetti provoca dei cambiamenti e dei rimaneggiamenti, l’intelligenza somatica ne approfitta per fare le pulizie, per aggiustare... Il digiuno riequilibra le funzioni organiche portandole al massimo dell’efficienza che è direttamente proporzionale alla sua durata. Il digiuno è un arte come suole dirsi, quindi va fatto con criterio, senza strafare e senza abusare. La fine del digiuno e i giorni immediatamente seguenti sono molto importanti per la rieducazione al mangiare. Si interrompe un digiuno generalmente con succhi di frutta o verdura, o solo frutta o verdura cruda. La ripresa alimentare è altresì molto importante deve essere graduale e non si deve mangiare abbondante o cibi non indicati quali cereali, cibi proteici, ecc... Sono da evitare assolutamente insaccati, carne, formaggi stagionati, ecc.... Questa attenzione verso la
ripresa dell’alimentazione deve essere maggiore per i digiuni di lunga durata. Interrompere un digiuno con alimenti impropri può essere pericoloso, addirittura mortale. In effetti il corpo si deve riabituare all’assunzione del cibo; per esempio la peristalsi intestinale che prima si era interrotta ricomincia ora a funzionare. Il ritorno al mangiare significa invero una riscoperta dei valori alimentari, c’è la tendenza spontanea ad assaporare meglio cibi semplici naturali, quali possono essere frutta e verdura, ed a evitare quelli più artefatti.

Quaranta giorni di digiuno è generalmente il tempo massimo che un individuo medio può tollerare oltre il quale si entra in una fase cosiddetta di inanizione.

Durante il digiuno l’organismo si nutre con le sue riserve nutritive accumulate, consuma grassi e anche cisti, tumori benigni: i tessuti vengono consumati in un ordine inverso alla loro importanza. Gli organi vitali e i muscoli non vengono consumati se non in una percentuale molto stretta. (Secondo gli igienisti durante un digiuno prolungato si può perdere anche il 40% del peso corporeo senza rischi per la salute, però è bene attenersi, a scopo precauzionale ad una percentuale un po’ più bassa).

Invece nella fase di inanizione il corpo comincia a portare avanti questo processo di autolisi, iniziando ad intaccare organi vitali quali cuore, fegato, cervello... In effetti digiuni prolungati, specialmente per i meno esperti, andrebbero assistiti da un medico igienista poiché il corpo in queste condizioni come afferma Sebastiano Magnano è "soggetto a forze naturali spontanee", non coscienti e non direttamente, facilmente, gestibili dalla volontà.

Un altro tipo di digiuno cosiddetto terapeutico è quello che viene praticato per "curare" vari tipi malattie. In effetti il digiuno non cura qualcosa di specifico ma mette solo il corpo nelle condizioni ottimali per attuare le sue difese e potenzialità auto-guaritrici portandole al massimo livello di difesa ed efficacia.
Bisogna sfatare inoltre il luogo comune (assurdo) e cioè che il digiuno indebolisce l’organismo potendo causare danni e facilitando malattie. Nei piccoli digiuni generalmente si avverte al contrario una rinnovata energia. In quelli più lunghi invece, la debolezza che il digiunante può avvertire è solo apparente giacché la maggior parte dell’energia disponibile viene convogliata dall’organismo verso
l’interno per lo smaltimento della tossiemia. E’ come se il corpo approfittasse di queste condizioni favorevoli per potere svolgere il suo compito e attuare così il piano dell’intelligenza somatica: fare le pulizie, riparare i guasti, riequilibrare l’organismo.

Invero per i lunghi digiuni la disintossicazione può essere portata a un livello così alto di eliminazione tale da provocare sintomi reattivi che potrebbero sconsigliare a volte il proseguimento del digiuno.

Le combinazioni alimentari per l’Igienismo sono di primaria importanza. Non bisogna combinare mai alimenti fra di loro incompatibili come proteine con amidi, amidi con frutta, proteine con frutta, proteine con grassi ecc... Un pasto composto da solo un alimento semplice, naturale non affaticherà la digestione, farà diminuire la tossiemia, rialzando il livello di energia vitale. Al contrario diete squilibrate, alimentazione caotica e disordinata produrranno oltre all’affaticamento digestivo, un forte aumento dell’intossicazione nel sangue, nelle cellule, facendo abbassare così il livello di energia vitale, che oltre un certo limite provocherà la malattia.

Purtroppo nella vita odierna, così stressante, dove non manca mai l’inquinamento, problemi,.... e difficile attuare pienamente questo modello di pratica igienista. Però l’individuo può attingervi da esso informazioni ed esperienze che gli saranno poi molto utili per la sua salute.

La medicina ufficiale secondo Magnano anch’essa sta prendendo in seria considerazione i fattori naturali, l’alimentazione a base di frutta e verdura, e ha tendenza a rivedere il concetto stesso di malattia, forse perché pressata da una certa evidenza di fatti, che non può nascondere né a se stessa né ai suoi utenti.

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La scienza medica si basa sul metodo scientifico. Esso non è il solo metodo di indagine possibile, esiste anche il metodo empirico. Se una cosa funziona in modo così evidente non si può di certo dire: poiché non è dimostrabile scientificamente essa non può essere vera o attendibile. Sul digiuno però sono stati fatti studi seri. Diversi studiosi in ogni parte del mondo hanno confermato le ipotesi e le pratiche igieniste. L’abbondanza di cibo ingerita, la cattiva combinazione degli alimenti,ecc... diminuisce la longevità e diminuisce la capacità dell’organismo di stare in uno stato di salute permanente. Nonostante i mezzi di informazione non parlano quasi mai di queste insolite pratiche alternative l’Igienismo si sta sempre più diffondendo. La medicina ammette generalmente che la malattia è provocata dai virus, bacilli,... Una faringite è provocata per esempio da un virus che è sempre presente nella bocca; perché allora attacca solo in certi momenti? Causa di un colpo d’aria come si è soliti dire? Il freddo in effetti riduce la capacità del corpo di smaltire la tossiemia, però non può essere causa di un influenza ma semmai è solo la goccia che fa traboccare il vaso. L’intossicazione già aveva raggiunti livelli di guardia; è bastato un colpo d’aria a provocare la malattia. Quindi non è propriamente questo che l’ha provocata. E guarda caso le influenze arrivano coi loro cangianti nomi puntuali proprio nel periodo più freddo dell’anno dove si mangia di più, si fanno abbuffate alimentari. La medicina anche se è dotata di mezzi fantascientifici, supportata dalle industrie farmacologiche e riconosciuta dallo stato quasi come unica fonte per il mantenimento della salute pubblica, commette un pecca molto grave: ignora paradossalmente la vera causa della malattia.  Nell’Igienismo lo stato di salute è delegato all’individuo, invece nella medicina viene gestito dal sistema, dal sapere medico.

In effetti si sa solo quello che è dimostrato scientificamente. Quante cose invece funzionano e sono efficaci anche se non dimostrabili? Nella medicina cosiddetta alternativa non viene preso quasi mai in considerazione l’Igienismo forse perché è la pratica più efficace per il mantenimento della salute.

Se il digiuno (un niente) può ridonare una splendida salute cosa ne sarebbe mai delle industrie farmacologiche, dei medici? In effetti ogni sistema costituito contraddirà lo scopo della sua creazione. "Il suo primo scopo - direbbe Fripp - sarà quello di autoperpetuarsi". Il sistema industriale-medico-farmacologico istituito per la salute pubblica sarà quindi rivolto verso sé stesso. Il denaro poi fa muovere interessi colossali che negheranno certe evidenti realtà che potrebbero ostacolarli.

L’informazione è solo prevalentemente dedita a dare notizie strabilianti riguardo alle nuove frontiere mediche e a negare pratiche invece molto più semplici, essenziali, efficaci, magari anche più importanti. La medicina quindi ha tutti i mezzi, tutto il potere per pubblicizzare i suoi metodi per acquisire il monopolio della salute
pubblica
. Ciò che le manca è una predisposizione al buon senso, un incapacità ad essere un po’ più umile e riconoscere i propri limiti. Per quel che riguarda la causa della malattia e la sua cura la ricerca medica si rivolge ormai alla genetica. Tutto è studiato, è predisposto ma la causa della malattia resterà sempre ignorata diventando così sempre più un evento imprevisto e fatale. Ignorare un evidenza (per ignoranza o per interessi) rivolgendo studi e tecnologie verso una possibile verità da trovare, non evidente ma tutta da ricercare, equivale a dimostrare la propria inadeguatezza, la propria presunzione. Si parla spesso di mala sanità come errori presunti di diagnosi e/o pratiche mediche, ma non si parla però mai delle false premesse su cui è basata la medicina. Secondo questa il microbo, il batterio, dovrebbe produrre la malattia e non la tossicosi che è il suo terreno fertile. In effetti l’aumento della tossicità farà moltiplicare i virus che non sono di per se stessi agenti patogeni ma semmai avranno una qualche utilità nella malattia stessa che ha un significato diverso da quello attribuitole dalla medicina. In effetti "la malattia viene per guarire", per ripulire il corpo, il sangue, le cellule dalla tossiemia. L’esperienza comunque mi ha insegnato a diffidare della sapienza dei dottori. L’igienista e dottore S. Magnano asserisce che buona parte della medicina e buona parte della chirurgia ha una sua validità e una sua giusta ragione d’esistere. Io comunque, non essendo dottore e non sapendo cosa prendere per buono, ho sempre la tendenza a diffidare della classe medica. Penso che se io sono ancora vivo lo devo proprio a questa mia sfiducia.
I migliori medici di noi stessi restiamo sempre noi. Delegare agli altri la propria salute è come intestare un un proprio conto in banca ad estranei.
Dottore mi dica come mi sento.
Io non mi sento. Dottore mi sente?
Devo partorire, non so come fare!
Dottore mi dica lei, come sto?
Dottore mi dica come mi sento.
Io non mi sento. Dottore mi sente?
Mi partorisca lei per favore!

L’Igienismo dunque svela una realtà un po' scomoda. Se tutti vivessero nutrendosi di cibi sani, naturali, si istruissero sull’arte del digiuno, cercassero di sfruttare i fattori ambientali naturali (aria, luce, acqua) per il mantenimento della propria salute accadrebbe certamente che più del 90% dei medici e paramedici resterebbero disoccupati, le industrie farmaceutiche collasserebbero; non so cosa potrebbe succedere in borsa, non so se potrebbero accadere crisi politico-economiche, fatto sta che il mostruoso giro di affari a livello planetario che si fonda sulla salute della gente sarebbe sradicato. E’ un sogno? Purtroppo c'è interesse di parte a non far sapere, e l’informazione sulla salute è prevalentemente gestita dalla medicina che a sua volta soggiace al potere economico delle grandi industrie farmaceutiche.

Ho sentito un giorno alla televisione un giornalista che ha fatto una domanda specifica a un dottore, era il periodo delle festività natalizie e si parlava delle ovvie abbuffate che avvengono come al solito in questi giorni. Si parlava di rimedi e di cure possibili contro il malessere postumo per questo strafare alimentare, si discuteva sulle ipotetiche soluzioni per un eventuale influenza che secondo i medici doveva colpire proprio in questo periodo. La domanda era pressappoco questa: "il digiuno può servire per smaltire gli spropositi fatti durante le feste oppure per curare l’influenza?" Il dottore con un aria di sufficienza rispose secco: "No" Ho letto tra le righe e ho capito che l’Igienismo stava prendendo sempre più coscienza nella gente e infatti la mia ipotesi è stata avvalorata dopo avere scoperto su internet il sito dedicato alla "Scuola della Salute". Questa associazione adotta pratiche igieniste e altre tipi di terapia naturali e parlava appunto del fatto che l’associazione era molto accresciuta negli ultimi tempi. E’ solo una mia supposizione? Quando qualcosa è scomodo per i potenti l’informazione del potere informa. Perciò io dico diffidate di chi vi informa! Riprendetevi la gestione della vostra salute.

Si tratta solo di restituire all’individuo e al suo corpo la sua capacità e la sua facoltà di auto-guarigione. Bisognerebbe più credere in noi stessi, nel potere del nostro organismo che messo nelle condizioni ideali può sviluppare una formidabile salute. Bisognerebbe cominciare a diffidare dei medici, qualche volta azzeccano pure la terapia ma, secondo il mio parere, il più delle volte rovinano le persone. La gente andrebbe educata, informata, incentivata a responsabilizzarsi per la propria salute.
L’Igienismo può essere una risposta vincente e convincente per attuare questi presupposti.
Link utile: Scuola della Salute diretta da Sebastiano Magnano

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