sabato 28 novembre 2009

Non avrai altro Dio all'infuori di noi

Gli altri sono lo specchio in cui mi rifletto: deformato.
La solitudine è lo specchio perfetto, ideale.
Gli occhi dell'amata sono lo specchio in cui
non mi rifletto mai...
Io sono lo specchio delle vostre bugie,
perciò mi avete frantumato. (Carlo Giordano)
    Scivolando sempre più giù dentro questo tetro pozzo di civile intolleranza, mi sono accorto di come mi appariva diverso il mondo in superficie.
    Sembrava che tutti adulassero (sic) un solo Dio. Lo coccolavano e lo tenevano stretto al loro guinzaglio, un Dio tenero e buono creato a loro immagine e somiglianza. Tutto ciò contrastava molto fortemente coi loro peccati che sebbene confessati si ripetevano puntualmente all’infinito.

    Con la gola secca, col sale in bocca, la pelle bruciata dal sole cercavo una Fede e un Dio che mi desse conforto, che eliminasse la mia arsura. Ho bussato a tutte le porte, ho chiesto a tutti, ho cercato dappertutto, ma non ho avuto altre risposte se non la stessa: Dio è troppo impegnato con noi, non può darti retta. Allora ho iniziato a bestemmiare questo Dio fasullo. Fui punito dai credenti. Pagai. Ri-pagai col disprezzo la loro malafede.

    L’amore comunque circolava per canali consoni alla civile convivenza. Fui condannato moralmente come ignavo finché non mi fossi ravveduto. Sono diventato così il matto che a fatto il patto col demonio; misi le corna a Dio... io, si, proprio io, tradito nella mia buona fede.

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