sabato 28 novembre 2009

Il denaro è potere


Esprimere idee nuove o non condivise è come fornire il culo al pubblico ludibrio. (Carlo Giordano)

     Le opinioni, che una volta potevano essere, presumo , personali, adesso diventano dato statistico. Il 50% del campione esaminato ha risposto in tal modo, il 40% in quell’altro e il 10% non lo sa. La statistica spiega l’omologazione delle masse. Fra il 10% che non sa, evidentemente, fra chi non sa, c’è ancora un esigua percentuale di chi ha ancora la sfacciataggine di avere opinioni personali. Io preferisco rimanere fra questo 10% che non sa o che non ne vuole sapere, oppure che sa fin troppo bene o che resterà ignorato o ignorante. L’opinione statistica espressa rivela in effetti una zucca vuota, ovvero riempita dalla dis-informazione del potere.
    E’ bene pensar male poiché se si pensa bene vuol dire che siamo addolciti dalla soporifera e tranquillante (sic) dis-informazione. Le opinioni personali sono merce rara. Mi sa che diventerò un opinionista oppure finirò in manicomio. La follia, si sa, dice troppe verità. (Carlo Giordano)

Il denaro è potere; crea gli schiavi; le mode; i desideri; le aspirazioni; gli stili di vita; le guerre, per vendere le armi, acquisendo così nuovo guadagno; Se il denaro è potere vuol dire che siamo ovviamente governati dai potenti. Gli onorevoli anche se hanno potere di certo non si possono paragonare ai capitalisti dell’industria, ai grandi ricchi.

I tre poteri dello stato (legislativo, esecutivo e giudiziario) sono una nullità in confronto al potere di corruzione che possono attuare i re dell’economia (banche, grandi industrie e aziende). In effetti sono questi che velatamente ci governano.

Pensate a quanti soldi vengono investiti per la pubblicità, il perno sul quale ruota l’economia, convincendoci della bontà dei suoi prodotti. E, bisogna comprare, avere sempre più nuovi bisogni da soddisfare, se no ci sono poi i deficit dei bilanci delle industrie, delle aziende e delle casse dello stato che fanno crollare la borsa; cadono i governi.

Siamo utenti usati dell’informazione che opportunamente distorta ci inietta una buona dose di false verità. Il potere informa dunque di ciò che esso vuole fare sapere.

Il potere ci controlla, ci spia, ci cataloga, ci raccomanda ci dà un lavoro, ce lo toglie, ci fa andare in guerra e poi ci fa credere che tutto ciò è irrisorio.

Il potere ci informa,

ci fa sognare.. ma poi ci fa svegliare, e chi dissente viene preso a calci
nel sedere (oltre a quelli specifici per la raccomandazione). Il potere ci
in-cura, ci dà la salute, ci informa... di quello che non dovremmo mai essere
informati. Il potere....
Ecco, questo è tuo figlio: il capitalismo.
Ammiriamo con tenerezza il suo volto sorridente, ammiccante, splendente;
nasconde però un altro volto alquanto oscuro.

Lo vedi quando passi per la strada
e non ti guarda più nessuno
perché ormai non hai più soldi, e tua moglie
ti ha lasciato, per quel raccomandato.
Lo vedi nel barbone della strada.
Lo vedi nei bimbi morti per la fame.
Lo vedi per le armi che si vendono
ai quei poveracci per farli ammazzare.

Lo vedi quando poi finisci male.
Lo vedi perché non sei e non sei stato allineato.
Lo vedi dappertutto.

Lo vedi nella tua follia che il potere chiama malattia.
Lo vedi perché non hai chi ti difende.
Lo vedi nei soprusi, negli usi e negli abusi.
Lo vedi e lui ti vede.
Lo vedi perché non sei suo schiavo.
Lo vedi perché non vuoi essere informato.

Lo vedi e s'arrabbia perché non vuole essere visto

E il potere... il potere ci informa.

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